Lo sport deve essere una priorità della Rimini del futuro

Facciamo uno sforzo.  Non difendiamo ognuno di noi il proprio legittimo orto. Ognuno non arretri di un metro per difendere il suo, seppur legittimo, interesse. Stadio si stadio no, piscina si piscina no, pista d’atletica si o no. Viene fuori la paralisi. Facciamo tutti dieci centimetri in avanti per capire gli altri e realizzare qualcosa. È  giunto il momento che come riminesi ci facciamo una domanda. Crediamo davvero fino in fondo allo sport? Allo sport! Crediamo allo sport come fattore che aggrega, crea salute e prevenzione, fa stare insieme le persone!  O  in questa città che per sua natura offre mille occasioni, le passioni e gli interessi per lo sport calano da marzo in poi quando inizia ‘la stagione’? Dopo le grandi opere, i prossimi anni devono  mettere al centro la qualità della vita dei riminesi. Per realizzarla propongo servizi e impianti in ogni zona, in ogni quartiere.  Propongo un’idea di città complessiva che realizza dentro ognuno dei sei quartieri riminesi, progetti e centri attrezzati. Una filiera di investimenti strategici per lo sport che esce dal tunnel stadio si stadio no. Nell’ordine:

1) Realizzazione piscina olimpica nell’ambito della riqualificazione della impiantistica sportiva riminese in un polo attrezzato e polivalente tramite rapporto pubblico-privato.

Collegamento del complesso sportivo polivalente Garden/Palestra Romeo Neri con il resto della città attraverso il raggio verde dal Parco PEEP al mare, via Palacongressi  Arco Parco Cervicon previa messa in sicurezza via Euterpe,  .

2) Riqualificazione totale dei campi sportivi e da calcio esistenti da Torre Pedrera a Miramare all’area sportiva limitrofa SS SanMarino, con possibilità di realizzazione di Poli dello sport con spazi per le diverse discipline, compresa l’atletica. Fattibilità con rapporto pubblico e privato e con scelta di bilancio dichiarata: da risorse solo per gestione  e promozione a  spese per investimenti, 1.000.000 all’anno per il decennio 2011-2021.

3) Stadio. Rompere lo schema. È un tassello dentro una filiera di progetti e azioni, nell’interesse e in un’idea della città.  Riqualificazione dell’intera area urbana e delle aree circostanti che vanno dal vecchio palazzetto Flaminio a via Ugo Bassi. Un intervento di comparto. Stadio come struttura polifunzionale per concerti e altre attività con spazi per discipline sportive  e sociali, da asili e centri ricreativi (modello nord Europa). Fattibilità economica che viene da realizzazione nell’area di servizi commerciali, direzionali, uffici, centri benessere.

4) Palestra a cielo aperto. Parchi urbani attrezzati per la pratica sportiva (Piano Strategico). Penso al mare alla spiaggia all’asta fluviale del marecchia e a quella dell’ex corso Ausa fino al  parco PEEP. Luoghi attrezzati con investimenti leggeri.

5) Realizzazione de “La Circolare dello sport”(dopo le storiche Circolari 18 e 19). Nuova linea di autobus che collega tutti i centri sportivi riqualificati.

6) Rilancio della vocazione turistica di rimini “terra d’incontri con lo sport”: la nuova rete per lo sport, diventa magnete per oltre 700.000 associazioni sportive in Europa, in particolare Europa centrale e del nord.

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8 risposte a Lo sport deve essere una priorità della Rimini del futuro

  1. Tommaso scrive:

    ….e si continua con le promesse….
    Ma in tutti questi anni il Suo partito dov’era quando si parlava di Sport?Quante promesse ho sentito dall’attuale giunta in tema sportivo.
    E lo Stadio????’AHAHAHAH facciamoci una risata Signor Gnassi,siamo lo zimbello della romagna. E come al solito non faccia tanti giri di parole,lo Stadio era nel programma elettorale della passata amministrazione,promessa come mille altre non mantenuta. Ci siamo preoccupati di fare palazzine,di ingrassare i costruttori.
    Rimini non ha uno Stadio(Cesena,25 Km ha una Chicca invidiata da tutti)
    Rimini non ha una Piscina comunale(San Marino 15 km ne ha una olimpionica,Riccione 8 Km idem)
    Rimini ha un palazzetto 105 Stadium orrendo,freddo e scomodo.
    Siamo senza strutture per i bambini,per gente che vuole fare altro che non sia il solito calcio…
    Mi dispiace ma avete esaurito il bonus non siete piu’ credibili.

    • andrea scrive:

      Gentile Tommaso, sono in tanti a muovere questo genere di osservazioni. Mi limito a dire che i partiti, il mio almeno, sono fatti prima di programmi e poi di persone. Io rispondo del mio programma e della mia storia personale, che lo Sport – oltre ad averlo praticato per anni – ce l’ha a cuore per davvero, mi creda. Anzi non mi creda, verifichi personalmente.
      Nonostante il malcelato sarcasmo – figlio di delusioni che io stesso ho condiviso – vedo che in tema di sport abbiamo parecchi obbiettivi in comune, il tema vero è la fiducia nella realizzazione degli stessi. Come convincerla? La invito a soffermarsi su un punto: nel programma soprastante, per la prima volta si passa dalle spese di sola gestione a spese di investimento. E di entità dichiarata e non irrisoria. Non le sembra un bel passo avanti? Grazie e a presto.

      • Tommaso scrive:

        Il problema è che Lei fa parte di una parte politica che ha promesso promesso promesso…Lei è stato anche Segretario del PD quando queste promesse venivano fatte alla cittadinanza. Quindi anche Lei ne è responsabile.
        Non puo’ tirarsi fuori dalle responsabilità che comunque anche Lei ha avuto. Facile adesso,con la barca che sta affondando,scappare e proporre alternative. Avrebbe dimostrato sicuramente piu’ coraggio se si fosse dissociato da questa politica fallimentare e avesse fondato una sua lista civica.
        Per quanto riguarda lo Stadio(ma è solo una parte)non si puo’ parlare di spese di gestione. E’ logico come un’opera cosi’ importante vada considerata un investimento,ma se non c’è la volontà e non c’è la cultura in particolar modo non si va da nessuna parte.
        Concludo ribadendo il concetto che a Rimini lo Sport non è fondamentale. E di questo avviso sono le persone che vivono all’interno del Suo partito,piu’ preoccupati ad ingrassare palazzinari e a ricevere come compenso una poltrona a Bologna.

        • andrea scrive:

          Signor Tommaso, tra tutti gli sport l’unico che non ho mai praticato è quello dello “scaricabarile”. Aderisco (e non appartengo) ad una parte politica che ha anche realizzato tante cose positive per la città e non mi pare proprio “una barca che sta affondando”, come dice lei. Avrei potuto presentare una lista civica se non fossi stato convinto – come invece fermamente sono – che i personalismi nell’amministrazione politica abbiano il fiato corto. La mia storia politica è nel PD, orgogliosamente rivendico le opportunità che essa mi ha dato di fare nuove esperienze, di vedere cosa succede in Europa, di riportare arricchimenti da rendere disponibili alla collettività. Fatta questa doverosa premessa, le rispondo che è vero che ho rivestito ruoli pubblici ed in questa veste mi sono adoperato per favorire quel ricambio generazionale che ha portato la popolazione ad esprimere volti nuovi ed idee nuove attraverso l’elezione dei suoi rappresentanti. Del resto già da un po’ di tempo il cittadino ha la possibilità di scegliere – ed il mio partito in particolare ne ha fatto una bandiera con l’istituzione delle primarie – i propri amministratori locali o i candidati ad amministrare, non li fa paracadutare dall’alto secondo logiche partitocratiche in essere altrove. Tornando alla questione Stadio le ribadisco che – proprio per le funzioni che ricoprivo – non ho potuto mai, dico mai, intervenire in nessun modo. Siccome lei mi pare un osservatore attento, seppur un tantino rancoroso (mi permetta), la invito ad indirizzare questo sano rigore verso la riflessione e le propongo una metafora: in una società di calcio un dirigente chi si occupa dell’area tecnica (mercato, rapporti con squadra e allenatore, etc) ha una funzione precisa e diversa da chi si occupa, ad esempio, di logistica, di amministrazione, di rapporti con le istituzioni sportive o coi media, di comunicazione e merchandising, dell’ufficio legale, eccetera. Tutti appartengono alla stessa “squadra”, evidentemente, ma se al termine di un campionato dal campo non vengono i risultati sperati l’anno dopo il presidente – secondo lei – come deve agire? Deve lasciare a casa tutti quanti? Qua il presidente è lei, ovvero l’elettore, che – a mio giudizio – DEVE fare lo sforzo di approfondire, capire ruoli e responsabilità e poi emettere giudizi, anche trancianti. Ma – se vuol bene alla squadra – non può tutti gli anni (o ogni 5) buttare via il bambino assieme all’acqua sporca! Un cordiale saluto.

  2. Marco scrive:

    Egregio Gnassi, quanto scritto dal sig. Tommaso è veritiero.
    Lei è espressione della vecchia politica riminese, se vogliamo chiamarla politica.
    La chiamerei politica degli interessi, o no? Lei è diverso? Me lo dimostri, non servendo alla sua attività (complimenti, mancava un qualcosa di leggero in zona), ma facedo il porta a porta nelle periferie, a Torre Pedrera, Viserba, Miramare, Orsoleto, zona Crocifisso, facile il centro…
    Vede, lei è un giovane come me, abbia il coraggio di alcune affermazioni forti, e non sparate da elezioni. Dica questo agli elettori delle primarie che dovranno votarla:
    1. Io sono per la riqualificazione del Romeo Neri, non per abbatterlo e costruirne un altro. (con una corretta viabilità, due curve fisse, già è il massimo per una piccola città come Rimini).
    2. Non servono aree verdi ogni 300 mt se a ridosso di via Covignano passerà il mostro dell’A14 condannando mia figlia a respirare PM10 24 ore su 24.
    3. L’inceneritore di Raibano, che il suo partito ha votato, è stato un errore. Se sarò Sindaco lo farò chiudere obbligando la popolazione e le aziende ad una campagna di riciclaggio che entro 12 mesi deve arrivare al 90%.
    4. Le multe, i 500.000 euro per il Capodanno RAI, sono un errore. Dobbiamo pensare a chi a Rimini vive grazie ai servizi sociali, ha i suoi figli portatori di handycapp aiutati ed oggi sanno che in futuro, questi soldi e questo aiuto non ci sarà più!
    5. STOP al poltronificio. Io, Andrea Gnassi, sono contro quei politici, e non “P”, che hanno fatto delle 2/3 poltrone un sistema di vitalizio natural durante.

    Bastano queste 5 cose per avere il mio voto. Ne ha il coraggio o mi devo aspettare un panegirico di retorica e basta! Io la osserverò, e tanti miei amici lo faranno!

    La ringrazio!

    • andrea scrive:

      Egregio signor Marco,
      sul discorso “appartenenza ad una classe politica” io mi prendo le mie responsabilità e non altre. Negli ultimi 10 anni ho ricoperto incarichi diversi, prima mi sono occupato di turismo come assessore provinciale (internazionalizzazione di Rimini, collegamenti aeroportuali e voli low-cost, ideazione e realizzazione della Notte Rosa). La chiamerei politica degli interessi collettivi, la mia. Come segretario del PD mi son impegnato a favorire il ricambio dei gruppi dirigenti, con il risultato che adesso in Parlamento e alla presidenza della Provincia non siedono due parrucconi, figli dell’”apparato”, ma due persone validissime, appassionate e poco più che 40enni. E questa la chiamo politica del rinnovamento. Capisco che lo sport nazionale sia quello di accomunare in macrocategorie i soggetti politicamente visibili (la casta) e su di loro calare gli strali della critica, figlia spesso della (legittima) delusione. Ma non si rende un buon servizio alla verità se prima non si fa opera di approfondimento. La distinzione viene di conseguenza. In questo invito lei (ed il signor Tommaso) a migliorare. Detto questo, entro nel merito dei punti – interessanti – che mi pone:
      1. sul “Romeo Neri” ho le idee chiarissime e la invito a visionare le pagine di questo stesso sito per vedere illustrato il mio progetto di riqualificazione complessiva dell’impiantistica sportiva riminese, da Torre Pedrera e Miramare, di cui lo stadio è solo un tassello. Una piscina olimpionica nell’area “Garden” con un rapporto pubblico/privato neppure troppo oneroso per le casse del Comune, collegamenti verdi e invaso del Marecchia come palestra a cielo aperto. Questi, in sintesi, i titoli;
      2. su questo punto dissento totalmente, nel senso che mi pare frutto di una visione minimalista. Noi come cittadini dobbiamo pretendere di poterci muovere (A14) respirando aria buona (aree verdi ogni 300 metri). Questo già accade ad esempio a Stoccolma, dove aree attrezzate e percorsi verdi capillarmente diffusi coesistono con le necessarie arterie per la viabilità. Di polveri sottili i nostri figli rischiano di morire OGGI, non se garantiamo loro un accesso al verde ogni 300 metri! A chi ha le abitazioni che si affacciano sull’A14, ma anche la SS16 non è da meno, potremmo pensare ad una soluzione concertata tra Comune ed Anas, l’uno che mette a disposizione le aree e l’altro che costruisce altrove in spazi maggiormente vivibili;
      3. l’obbiettivo del 90% di riciclato in 12 mesi è talmente ambizioso che vorrei capire da lei come poterlo realisticamente ottenere, anche con forme coercitive. Sono davvero interessato ed apprezzo ogni forma di contributo;
      4. diciamoci la verità: tanti nostri concittadini per raggiungere piazza Cavour pretenderebbero di parcheggiare alla fontana della Pigna! Il senso civico della popolazione deve migliorare, se si vuol migliorare la qualità della vita della collettività, a cominciare dai ragazzini con gli scooter. Le multe, quando vedo una macchina parcheggiata davanti ad uno scivolo per handicappati o a chiusura di un marciapiede dove potrebbe passare una mamma con la carrozzina, o quando si vedono dei “dritti” agghiaccianti a semaforo rosso sono tuttaltro che un errore. Diventano un errore certe forme di “accanimento” sui divieti di sosta, soprattutto in estate o in condizione di scarsità di parcheggi. Ma insomma tutto passa attraverso un’altra visione di città, dove ci si muove di più e meglio con mezzi pubblici, elettrici o con la sana biciletta, come succede a Ferrara. In fondo abitiamo in pianura anche noi.
      Il capodanno RAI. Rimini è una città turistica, il traino principale all’economia viene ancora da quel comparto. Il capodanno Rai serve a posizionare un prodotto turistico. Possiamo dire che non è l’unica maniera di posizionarlo, possiamo pensare a trovare nuove soluzioni come forme di sponsorizzazione del capodanno o/e un co-marketing o un contributo di scopo da aziende (anche di fuori) che possano in qualche modo venirne beneficiate, ma non possiamo dire che sia un “errore”. Sull’importanza del sostegno ai servizi sociali totale identità di vedute;
      5. “Io Andrea Gnassi, se entro 8 anni non sarò stato in grado di crescere una generazione di 30enni in grado di prendere responsabilità amministrative dichiarerò fallito il mio mandato”. Dove devo firmare?
      Mi auguro di averle chiarito il mio pensiero e mi scuso per il ritardo della risposta. A presto.

  3. Franco scrive:

    Gentile Gnassi, una domanda secca a cui , mi auguro, seguirà una risposta sintetica e, per quanto possibile, inequivocabile.
    Il tratto di lungomare compreso tra P.le Kennedy e P.le Boscovich oggi é terra di nessuno: chi vorrebbe fare non può per tutti i veti e vincoli che si sono stratificati negli anni, e la politica non sa più che pesci prendere dopo essersi cacciata in un cul de sac. Morale: tutta la zona sta subendo un vergognoso degrado in attesa di non si sa più bene di cosa.Che dice, ce la facciamo in un annetto a ripristinare un pò di buon senso, abbandonare il dirigismo che ha contraddistinto certe scelte politiche e ridare la parola a chi su quell’area ci lavora ? Se la politica si limitasse a creare le condizioni perché determinate visioni si realizzino senza pretendere di volersi occupare di tutto, fino all’ultimo tavolino o mansarda, credo che la società tutta se ne avvantaggerebbe, non crede anche lei ?
    365 giorni da oggi… allora, comincio a contare ?

  4. Alberto scrive:

    Eh Gnassi, scrivere promesse è facile è mantenerle che è difficile…Mi presento, mi chiamo Alberto ho 21 anni, sportivo fino al midollo, in una città che ripudia lo sport…Dico questo, nonostante sia da una parte orgoglioso di essere riminese, ma consapevole, che se magari nascevo 30 km più a nord certamente come sportivo potevo togliermi più soddisfazioni. Vede Gnassi, io capisco che la città non è fatta solo di sport, ci sono 1000 problemi da affrontare, argomenti più scottanti e urgenti rispetto allo stadio o altro. Il problema è che è vero che c’è crisi, ma qui ci si nasconde dietro ad un rallentamento economico che però nei fatti io vedo poco…Leggo ogni giorno i quotidiani e si parla di un comune che non ha i soldi per far niente (non per colpa del comune, ma per – trasferimenti provenienti da Roma), però il comune ha finanziato una quota del palacongressi (così come la provincia), il comune spende ogni anno centinaia di migliaia di euro per il capodanno…Vede, i suoi (ormai) predecessori continuano senza vergogna a prendere per i fondelli i riminesi e sono succubi degli albergatori. La Rinaldis (presidente dell’AIA) ha addirittura dichiarato che lei non deve nemmeno porsi il problema il prossimo anno (se diventa sindaco) di finanziare il capodanno Rai che per Rimini è vitale. Ok, posso essere anche d’accordo, in fondo se questo aiuta l’economia della città, però in cambio gli albergatori cosa danno a noi riminesi? NULLA! Guardi, io personalmente appartengo a idee più di sinistra che di destra, ma non voterò mai PD in questa città, perchè in questi anni ci avete solo preso in giro…Se lei diventa sindaco (sicuramente non con il mio voto), deve avere il CORAGGIO di essere meno schiavo degli albergatori, che se vogliono avere turismo, devono dare qualcosa in cambio a questa città e ai suoi cittadini. Pur essendo orgoglioso di essere nato qui, penso che la classe dirigente di questa città sia la vergogna totale. Abbiamo la banca principale (Carim) commissariata, abbiamo impianti sportivi fatiscenti. Il calcio è in serie D. Io non pretendo la serie A o uno stadio da 30000 posti che non si riempirà mai, ma una struttura semplice e adeguata per la nostra città…Non si chiede la luna, ma semplicemente un rifacimento dello stadio, del campo (ha visto in che condizioni è?)…Guardi pure il basket…Bastano 800000 euro per salvarlo…Abbiamo costruito un palacongressi da 100 milioni…Basta meno dell’1% speso per il Palas per salvare uno sport che a Rimini ha fatto la storia e la sta facendo ancora…A me e a tanti altri giovani, meno giovani e bambini state distruggendo passioni su passioni…So che per formalità certe cose non le può dire, ma se lei è una persona onesta e dotata di una morale, dovrebbe ammettere che gente come Ravaioli, Melucci e la Turci in ambito sportivo hanno completamente fallito…Spero rifletta perchè queste sono le parole di uno che può essere suo figlio….

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