La lettera a sostegno di Andrea Gnassi firmata da sei grandi personaggi del mondo della cultura italiana

  

 Rimini occupa un posto speciale nel cuore degli italiani. La conosciamo per lavoro; la ricordiamo per una vacanza che ha lasciato qualcosa nel cuore; la sogniamo per la magia di Federico Fellini… Rimini, il suo mito, il suo immaginario appartengono all’Italia. Sono quanto di più profondamente italiano ci sia. 

 A Rimini più che altrove l’incoscienza di aprirsi al futuro si è fusa con il duro lavoro che l’ha trasformata in realtà. 

 A Rimini si sente il “gusto vero” dell’accoglienza; una sensazione che avverti quando arrivi e non ti lascia più. E non importa chi sei… 

 Il nostro Paese oggi ha bisogno di cose nuove; l’Italia ha bisogno di creatività e di talento; di immaginare il futuro sapendo che la cultura non è la cifra residuale dello sviluppo ma un’occasione da cogliere; un’opportunità concreta in primo luogo per i giovani, oggi più che mai tenuti alla larga, esclusi dai gangli vitali della società. E ogni città ha bisogno di modernità. Modernità che significa quartieri sostenibili, qualità della vita, opportunità di crescita. “Se cambi un quartiere, cambi una città. Se cambi una città puoi cambiare il mondo…” 

 Ecco, Rimini ha davanti a sé questa opportunità. Ha l’occasione di dimostrare che lo sviluppo può passare anche dagli investimenti sulla cultura e sulle idee innovative. Rimini ha l’opportunità e le potenzialità per imporsi in Italia con un ruolo nuovo: nel cinema, nell’arte, nella produzione di eventi. Ha questa potenzialità nel suo Dna e nella sua storia. Però deve avere il coraggio di investire sulle idee, sulle strutture, sul cinema, sul teatro… su una rete in grado di riportarla al suo ruolo di creatrice di mode e tendenze. 

 Abbiamo conosciuto Andrea, il suo modo di pensare e di lavorare. Con lui Rimini può tornare ad essere una finestra aperta sul futuro; la Rimini che ci ha affascinato… 

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Caro Andrea, 

tu sai di avere molte possibilità, per non dire la certezza, di vincere anche il ballottaggio. E qualcuno si stupisce di vederti inseguire questo traguardo con un’attesa così pacata. È conveniente, dicono gli esperti, mettere pubblicamente in conto più la debolezza che la forza, si prova infatti maggior simpatia per chi, in una gara, non esclude di poterla perdere. Non pensare, con ciò, di farti del male gratuitamente; pensa piuttosto che chi aspira, come te, a governare la città sta vivendo la tua stessa vigilia. La politica vincente ha il respiro calmo, si giova della percezione fiduciosa che la circonda, e credo che la città si compiaccia della tua condotta apprezzando una misura consapevole e responsabile. Volevo farti un augurio, affidandolo a un impulso civile, non sentimentale, fondato sulle tue ragionevoli speranze. E te lo partecipo con le parole di un scrittore laico, equo, mite e risoluto, Elias Canetti, il quale disse: «Certe speranze, quelle pure, di un giallo solare, che non nutriamo per noi stessi, quelle il cui adempimento non deve tornare a nostro vantaggio, le speranze che teniamo pronte per tutti gli altri, [...] quelle speranze bisogna nutrirle, proteggerle…». 

Un abbraccio a te, e un saluto augurale alla nostra città. 

Sergio Zavoli  

  

Rimini é una città che amo moltissimo e a cui sento di appartenere. Sarei felice se una persona seria e appassionata come Andrea ne diventasse sindaco.

Domenico Procacci (produttore cinematografico)

 Rimini riveste un ruolo importante nel panorama italiano per la sua storia, per i personaggi che ha “regalato” al nostro Paese, per la sua capacità di fare cultura e tendenza. Mi piacerebbe che un giovane con le idee e la passione di Andrea diventasse sindaco. Sarebbe un segnale di novità importante per tutti.

Sandro Veronesi (scrittore)

 

Rimini è una città speciale per tutte le italiane e per tutti gli italiani. Ci vivessi, voterei per Andrea.

Edoardo Nesi (scrittore)

 

“Rimini è la mia città, è più di una città. E vorrei tanto che ricominciasse dalla cutura. Rimini è pronta. Con Andrea”

Marco Missiroli (scrittore)

Rimini è stato “lo sbocco al mare” di tante esperienze ed idee che mi hanno riguardato. Una città cui sono molto legato, e che mi lega ancora, e che rappresenta, nel nostro immaginario, il lato piacevole e incantato dell’essere emiliani. Certamente voterei Andrea, che ho conosciuto e apprezzato in più occasioni.

Massimo Zamboni (musicista)

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