Un teatro degli Atti pieno in ogni ordine di posto ha salutato ieri sera il via ufficiale della campagna elettorale di Andrea Gnassi, candidato Sindaco di Rimini per il centrosinistra. L’incontro dal titolo “La Rimini che vogliamo”, organizzato dal Partito Democratico e coordinato dal Segretario Comunale Emma Petitti, ha visto il PD presentare le principali proposte programmatiche per la città da sottoporre al candidato e alla coalizione. Ospiti d’eccezione il Segretario Pd Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti.
“Il 15 e 16 maggio abbiamo un compito difficile, siamo davanti a un bivio valoriale – ha detto Andrea Gnassi - i nostri valori e le nostre ragioni sono il frutto di una storia costantemente traguardata a un futuro di miglioramento e non di conservazione. Rimini volta pagina perché il mondo è cambiato e ci costringe, anzi ci obbliga, ad un nuovo approccio nei confronti delle persone, della società, delle imprese. Il nuovo approccio trova sintesi e testimonianza in un Comune che accetta e stimola il confronto, accoglie e favorisce tutti i soggetti che hanno cuore e idee per la collettività, è un centro di servizi che offre risposte facilitate 24 ore al giorno. La mia idea di città è quella di un luogo che respiri non l’impossibile aria della perfezione ma del dinamismo e della vita. Troviamo diversi progetti di pianificazione ma occorre passare dalla carta alla realizzazione, tenendo fermi i nostri valori. Solidarietà, inclusione, integrazione, coesione sociale, sviluppo non in contraddizione con la tutela dell’ambiente, un grande progetto di protezione sociale che comprenda al suo interno anche cultura e sport. Rimini non può più chiudersi nei suoi confini amministrativi, perché il municipalismo campanilista non è mai stata la nostra vocazione. Ho regalato all’amico Zingaretti questo libro sull’antica Roma. Nell’introduzione c’è una mappa in cui si vede come la grande Roma dell’antichità aveva vie e relazioni con Ariminum. La città che dobbiamo essere ancora oggi è quella che ha relazioni con Roma, con Milano, con le capitali europee della creatività, con le migliori forze e menti del Paese, dell’Europa e del mondo. Rimini è più ‘vicina’ a Berlino che a Castrocaro. Ma solo se riconfiguriamo in senso moderno la macchina comunale, rafforziamo il rapporto con i cittadini, lavoriamo per pianificazioni condivise potremmo esaudire al meglio la nostra vocazione che è una vocazione cosmopolita. Il futuro ci chiama ad aprire le finestre, a voltare pagina. Per questo vorrei che stasera uscissimo di qui con un compito sintetizzabile in uno slogan. Se tre anni fa Obama sfondò negli Stati Uniti con il suo ‘Noi possiamo’, da oggi a Rimini dovremmo dire ‘Noi dobbiamo”. Gli alibi sono finiti”.
Interessante e con diversi spunti politici il discorso del segretario regionale del PD, Stefano Bonaccini. “Mi auguro che tutte le forze che si riconoscono nel centrosinistra sappiano fare la scelta più matura. Non trovare coesione e dividersi al primo turno per ricercare magari un proprio vantaggio elettorale è un pericolo effettivo- ha detto il Segretario regionale del PD -. Non vorrei che una eventuale scelta in questa direzione facesse correre alla città di Rimini il rischio di cadere nelle mani di questo devastante centrodestra ”. Bonaccini si è poi soffermato sul Movimento a Cinque Stelle “Questo movimento continua a sostenere che il Pd governerebbe come sta facendo il PDL. Non è così. Nella stessa Emilia Romagna ci sono delle grosse differenze. La nostra regione non ha investito sul nucleare, ma sulle energie rinnovabili. Il decreto mille proroghe ha tolto gli incentivi su queste nuove forme di energia”. Infine un affondo sulla Lega Nord “ Sono federalisti quando sono sul territorio, mentre quando vanno a Roma appoggiano il governo più centralista degli ultimi 50 anni, stando dentro una maggioranza che tutti i giorni vota decreti ad personam”.
Il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, amico di lunga data di Andrea Gnassi ha incentrato il suo intervento sul rinnovamento in politica. “Andrea è un ragazzo della mia generazione che ha grandi numeri. Ci fu un match tra me e lui , lungamente combattuto, perchè Andrea venisse a Roma a ricoprire un incarico e ruolo nazionale. Lui non accettò per amore della sua città. Gnassi ha fatto un percorso molto importante, con ruoli di rilievo nelle amministrazioni in Regione e in Provincia ed ora è pronto ad assumere la guida di questa città. La sua candidatura è una testimonianza del suo attaccamento a Rimini e al suo futuro”.


..che apra i l palacongressi, ristrutturare l’ex macello per spazi universitari e di coworking, che un taxi dal borgo San Giuliano alla stazione nn costi 10 euro, dei marciapiedi decenti, una bella ristrutturazione alle scuole elementari….piste ciclabili anche un decimo di quelle di Berlino