Gnassi sulla candidatura di Renzi

“Non mi piace parlare degli altri. Sono mesi che ci occupiamo solo dei problemi e delle proposte per i riminesi. La prima considerazione è la vittoria della Lega di Forlì e di Roma sul Pdl di Rimini. Pini ha capovolto il disegno del PDL riminese che ora ne esce con le ossa rotte. La casa del centrodestra è crepata nelle fondamenta. L’unità sbandierata è come una mano di bianco sulla facciata di muri crepati. Renzi lo conosco, ho sempre avuto rapporti corretti con lui. Due considerazioni: la prima è che la sua storia politica e ideologica è fortemente caratterizzata sul lato del campo ben preciso che è quello di una destra non certo moderata, la seconda, anche qui senza alcuna polemica nei suoi confronti, è che governare una città complessa come Rimini, avere un disegno preciso di futuro, non è fare il record degli esposti alla Corte dei Conti o in Procura. Se al record degli esposti, si aggiunge che il deputato leghista di Forlì Pini ha sempre usato la sega contro la nostra città, il messaggio per Rimini non è certo un messaggio rassicurante. Tutti sanno che Pini, voleva segare sia l’Aeroporto di Rimini che il Palacongressi. Noi lavoriamo per aprirlo. Lui per tenerlo chiuso. Secondo uno studio dell’Università di Bologna, Rimini per la chiusura del Palacongressi ha già perso 12 milioni di euro.  Bisognerebbe chiedere il risarcimento per questo danno alle imprese, ai lavoratori e al territorio di Rimini al signor Pini. Perché non li da lui 12 milioni di euro?”

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