E’ giusto essere in piazza vicino ai pensionati che chiedono risposte sui loro diritti negati

Andrea Gnassi, candidato Sindaco del centrosinistra, ha partecipato questa mattina in Piazza Tre Martiri alla manifestazione sindacale organizzata dalla CGIL e SPI (sindacato pensionati) “Non facciamo sconti” sui diritti negati ai pensionati dal Governo Berlusconi. I pensionati e le pensionate, così come i giovani, i lavoratori e le donne, chiedono una radicale riforma che raccolga le risorse dove davvero ci sono, per finanziare tutele sociali più efficaci e contrastare l’impoverimento dei redditi da lavoro, rilanciando così lo sviluppo del paese.
 
“Oggi siamo qui in piazza con i pensionati e con i sindacati che dicono giustamente ‘non facciamo sconti basta con i diritti negati’ chiedendo il giusto. A chi la sta facendo pagare il Governo questa crisi? Come stanno risanando i conti pubblici? Tagliando agli enti locali, alle regioni e ai comuni, i fondi per la protezione sociale, i fondi per le persone che non sono sufficienti in casa, tagliando le pensioni. Nel nostro paese ci sono 121 miliardi di euro di evasione fiscale e nessuno la va a colpire. Nel frattempo si tagliano le pensioni. Può essere considerata al solita retorica polemica politica, ma non è così. Questi sono dati eloquenti: nel 2008 i fondi per le politiche sociali ammontavano complessivamente a 2 miliardi e 227 milioni di euro. Nel 2011 invece, le risorse per le politiche sociali, nei diversi fondi, sono state ridotte a 431,90 milioni di euro. Il fondo nazionale per la non autosufficienza (di 400 milioni di euro) è stato soppresso. La Regione Emilia Romagna ha elargito centinaia di milioni di euro, quanto questo Governo non ha messo per tutte le regioni italiane. Così non ce la si fa più. Nella nostra provincia ci sono 90.000 pensionati che hanno una pensione media di poche centinaia di euro. Questo paese è al collasso, il problema è che sembra esserci un disegno: si tagliano le pensioni al pari di scuola e sanità, perchè magari si pensa anche di privatizzarle. Per tutti questi motivi è giusto essere qui in piazza a Rimini, vicino a migliaia di pensionati che non ce la fanno più e che possono, ripartendo da un città che investe sui meccanismi di solidarietà, ripartire anche loro nella vita. Essere vicini ai pensionati significa essere vicini alla nostra comunità e proteggere i più deboli che oggi sono vessati dai tagli di questo Governo di centrodestra”.
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