Dopo la stagione delle grandi opere, apriamo quella delle opere quotidiane fatte bene

Manutenzione ordinaria di una città vuole dire semplicemente tenere bene i tanti luoghi che insieme formano il tessuto cittadino. Piazze pulite, strade senza buche, parchi e zone verdi curati: credo che il compito della prossima Amministrazione Comunale sia mettere mano già dal primo anno a un robusto programma di piccoli e meno piccoli lavori che diano il segno di una città riconciliata con il suo contesto urbano. Ma non basta, perché tenere bene una città non è solo questione di soldi. Occorre una forte integrazione con il volontariato sociale con gruppi di cittadini attivi in ogni quartiere. Occorre una verifica puntuale e sistematica che,  al termine di un lavoro eseguito, tutto sia stato fatto a regola d’arte, sia come materiali, che per quanto riguarda l’esecuzione. Questo è un fatto straordinariamente importante perché non c’è cosa peggiore di lavori che dopo pochi anni deperiscono e che danno il senso di denaro pubblico speso malamente. Dopo la stagione delle grandi opere, apriamo quella delle opere quotidiane fatte bene.

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2 risposte a Dopo la stagione delle grandi opere, apriamo quella delle opere quotidiane fatte bene

  1. Claudia scrive:

    Manutenzione ordinaria della città spero comprenda la sistemazione delle strade, mi auguro ci sia una modifica della viabilità riminese che negli ultimi anni sembra un vero e proprio labirinto. Inoltre a mio parere la zona mare e il centro storico dovrebbero essere meglio collegate, percorrendo la via Tripoli ho provato ad immaginarla come la Rambla spagnola, un percorso piacevole dal centro al mare e viceversa. Inoltre mi piacerebbe che sia data la possibilità al cittadino di usufruire di un servizio di trasporto pubblico più efficente che consenta, visto anche i problemi di traffico che la città ha, di muoversi in qualsiasi ora anche di notte.

    • andrea scrive:

      Lei Claudia ha ragione! Siamo in assoluta sintonia, sia sull’analisi che la mobilità debba stare dentro ad un’idea di città moderna, sostenibile ed europea, sia sull’impulso che deve essere dato al trasporto pubblico e alternativo. Ho già proposto l’dea del “verde a 300 metri” dalla casa di ogni cittadino, che prevederebbe la creazione di una grande anello urbano ciclopedonale, una vera e propria autostrada verde che unisca Ausa V Peep – Parco Cervi – Piazzale Kennedy – Lungomare e Piazzale Boscovich – Ponte di Tiberio -Marecchia Ausa – Ina Casa – Padulli e Grotta Rossa. Ecco una possibile Rambla! A presto.

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