Gnassi: la macchina organizzativa è ripartita per il ballottaggio

E’ ripartito il tour elettorale di Andrea Gnassi in vista del ballottaggio del 29-30 maggio. Il candidato sindaco da ieri è impegnato in una fitta serie di appuntamenti quotidiani in tutto il territorio riminese. Programmati numerosi incontri, di mattina nei mercati rionali e in quelli del centro, di pomeriggio in vari punti di aggregazione nei veri quartieri della città e tra la gente comune. In questo tour il candidato sindaco sarà accompagnato dall’entusiasmo dei giovani candidati al consiglio comunale e dagli iscritti dei circoli del PD.
Contestualmente a questo ‘porta a porta’ in tutto il territorio comunale, giungerà in questi giorni nella case di tutti i riminesi il nuovo folder informativo di Gnassi che riporta il seguente testo:
“Questo non è il tempo delle promesse e delle belle parole che evaporano appena chiuse le urne elettorali: è il tempo della serietà. Durante una lunga campagna elettorale si incontra tanta gente, si confrontano le idee e si capisce ancora meglio cosa serve alla nostra città. Oggi io ce l’ho ancora più chiaro: serve uno scatto. Uno scatto in avanti che non si riesce a fare se non si è imparato a correre e che non si fa con l’improvvisazione o con la demagogia. Ci chiede di correre la Rimini che vuole andare avanti e che sa che la modernità non si costruisce con il cemento, ma con il recupero di una qualità urbana dove si possa vivere meglio, respirare meglio, muoversi meglio e incontrarsi meglio. Ci chiede di correre la Rimini che sta facendo fatica, che ha il futuro annebbiato dalla precarietà, che tira la cinghia per arrivare a fine mese e che deve poter contare sulla certezza che vi sia, almeno a livello locale, una protezione sociale come si deve. Ci chiede di correre la Rimini che ha ancora voglia di rischiare, perché sa che a star fermi si va indietro e, se si gestisce una piccola azienda o un’attività in proprio, si ha bisogno di vivere in una città che sia un valore aggiunto e non un luogo come un altro. Ci chiede di correre la Rimini che vuol essere la terra di libertà che è sempre stata, orgogliosa e padrona del proprio destino, non disponibile a piegarsi al potere esterno di turno. Di una cosa sola sono assolutamente certo: Rimini vuole, e merita, un Sindaco libero. Libero di guardare all’interesse della sua comunità e libero di fare le scelte, anche coraggiose, che servono per garantire un futuro migliore a tutti”.
 
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2 risposte a Gnassi: la macchina organizzativa è ripartita per il ballottaggio

  1. Cittadina scrive:

    Guardare avanti significa ingessare la citta’ per i piccoli e invece permettere di costruire e lavorare solo per i “potenti” di Rimini ? Guardare avanti significa approvare uno strumento urbanistico che mettera’ in ginocchio le piccole imprese e gli studi tecnici che non collaborano con i potenti ? Si parla di guardare avanti quando Rimini ha un lungomare uguale a quello di 40 anni fa ? Come dice il buon Cangini ci vogliono i fatti, non le pugnette e di fatti per adesso se ne sono visti pochi…a dicembre avete lasciato le strade ghiacciate per una settimana, ma la gente a lavorare doveva andare lo stesso, vi siete preoccupati della pubblica incolumita’ ? Pero’ per far venire la rai i soldi li avete avuti…perche’ ? Se Rimini e’ ridotta cosi’ non e’ sicuro colpa dei riminesi ma di chi prende le dicisioni ? Riflettendo su queste spero vivamente che Renzi vinca in modo da poter invertire questo senso di marcia.

    • andrea scrive:

      Cara cittadina, rispetto le Sue opinioni ma non posso condividerle. Faccio fatica, ad esempio, a considerare il nuovo Piano Strutturale di Rimini “uno strumento urbanistico a servizio dei soliti noti” quando il suo percorso in Consiglio Comunale è stato osteggiato da (quasi) tutte le categorie professionali, a partire dai costruttori. Cos’erano quelle polemiche, un gioco di ruolo? Semmai credo sia vero il contrario: il PSC rompe equilibri consolidati in decenni e apre a una stagione nella quale il territorio non è più visto come bene rifugio da consumare, piuttosto un patrimonio da tutelare e conservare. Il lungomare è quello da 40 anni, però ogni volta che si propone di cambiarne la fisionomia si sollevano polveroni infiniti. Io credo che sua urgente mettere mano a questa parte di Rimini perché è quella meno innovata: bisogna farlo con metodo diverso ma lo sforzo si chiede anche ai cittadini come Lei e tutti gli altri perché non è più tempo di sprecare occasioni allorché si presentano e dunque per questo tutti (tutti e non solo il sindaco o gli assessori) hanno la responsabilità di far valere un’istanza sacrosanta. Sulla neve, a Rimini ci sono stati gli stessi disservizi di qualunque altra città d’Italia, sia governata dal centrosinistra che dal centrodestra (in quei giorni anche la Milano della pidiellina Moratti finì nella… bufera!). Faccio notare che i Comuni italiani si trovano ad affrontare queste emergenze con crescente difficoltà soprattutto a causa dei tagli e dei mancati trasferimenti economici del Governo di centrodestra agli Enti locali. Da una parte si taglia (e, per dovere di cronaca, faccio notare che sono gli stessi partiti che sostengono Gioenzo Renzi a Rimini) e dall’altra i cittadini s’infuriano con i Comuni per i disservizi provocati da quegli stessi tagli. Una bella partita di giro, non c’è che dire!
      Andrea Gnassi

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