Gnassi all’inaugurazione della Casa dell’Acqua al parco Alcide Cervi

Non è passato molto tempo da quando, anche a Rimini, le fontane e i lavatoi assumevano il duplice compito di fornire un servizio primario e di rappresentare luoghi di socialità. Quello stesso spirito si respira oggi all’inaugurazione del ‘point’ pubblico di erogazione dell’acqua al Parco Cervi. Una casa dell’acqua che sintetizza alcuni concetti basilari di una città proiettata verso il futuro ma soprattutto testimonia come la migliore medicina contro gli slogan vuoti sia la capacità realizzativa. L’acqua bene pubblico non privatizzabile è concetto in cui si riconosce il centrosinistra e in generale una comunità consapevole e responsabile. Il valore in termini ambientali, economici per le famiglie e culturali di iniziative come la Casa dell’Acqua è enorme, e va al di là delle simbologie. Credo fattibile e concreta la possibilità di istituire analoghi point nelle diverse aree della città, così come restituire alla pubblica fruizione le fontane storiche (es. Viserba): una rete di servizio idrico che è anche un modo per allacciare un ponte tra antico e moderno nel nome dell’identità collettiva”.

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