Ritengo importante raccogliere la sollecitazione ai candidati a sindaco, fatta ieri dall’Associazione RIGAS di Rimini. Una sollecitazione che ha poco a che fare con il classico, e un po’ stucchevole rito, dei ‘candidati si devono esprimere su…’ e invece ha molto a che fare con un modello di città e di relazioni sociali che si intendono valorizzare di qui ai prossimi anni. L’Associazione RiGAS (Gruppo di Acquisto Solidale di Rimini) vede nel consumo critico, nella ricerca di nuovi comportamenti di vita basati sul rispetto dell’uomo e della natura, nella riduzione dei consumi, nella valorizzazione della produzione biologica ed eco-compatibile, oltre che locale, nell’attenzione ai rapporti tra produttori e consumatori, un modo moderno e sostenibile di essere protagonisti attivi- e non più attori passivi- della società. I RIGAS sperimentano modelli economici e sociali alternativi basati su principi di equità tramite gesti concreti e quotidiani: i suoi aderenti si impegnano a promuovere stili di vita e di consumo più equilibrati, improntati sulla sobrietà e la consapevolezza delle scelte e centrati sulle relazioni piuttosto che sul possesso. Questo, in soldoni, va a tutto vantaggio anche delle Istituzioni, non più le sole delegate a fare tutto e colpevoli di tutto, ma finalmente accompagnate, sostenute, stimolate da un tessuto civico che interpreta la partecipazione non più come rappresentanza ma come attività negli ambiti più concreti del quotidiano.
A Rimini c’è la più grande realtà italiana di Gruppi di Acquisto Solidale – è un grande segno di appartenenza a una comunità quello che emerge dal movimento di migliaia di persone che si organizzano e in prima persona si spendono per mettere in moto un circuito in cui si fondono alimentazione sana, economia sostenibile, sviluppo del territorio sulla base di principi innovativi, nuovi canali di distribuzione e volontariato. Si tratta di confrontarsi su una nuova sfida. Ho già fissato per la settimana prossima (giovedì 7 aprile, alle 21, presso la sede del RIGAS) un incontro con tutti coloro che intenderanno confrontarsi con me su questi temi, condividere progetti e verificare quelle che possono essere le responsabilità e i doveri di un’amministrazione comunale sul sostegno di queste realtà.